Eccoci alla terza tappa nel viaggio tra i sapori del mondo, questa volta il dito è caduto sulla Mongolia. Mai avrei immaginato di cucinare un dolce mongolo, eppure eccomi qui. Mi piace esplorare, perciò sono partita dalla ricerca di cosa effettivamente mangiano in questo paese tra Russia e Cina. È un paese freddo e si consumano prevalentemente piatti a base di carne come montone o manzo in inverno, ma anche latticini tra cui yogurt, latte, creme fresche, formaggi ecc. in estate. La Mongolia non è posto per la cucina sofisticata, però se ci spostiamo nella capitale la scelta di ristoranti di ogni tipo è certamente più varia.
Per quanto riguarda i dolci, che dire, praticamente non esistono. Ovunque sono riuscita a scovare solamente un unico dolce popolare: il Boortsog. È il tradizionale pane dolce e fritto, molto semplice, realizzato ricavando dei rettangoli di impasto, somiglia molto alle nostre frappe di carnevale sia come forma che come sapore. La forma può variare, una semplice striscia attorcigliata oppure un rettangolo inciso e annodato su se stesso. I mongoli offrono i Boortsog ai visitatori al loro ingresso nelle tipiche yurte, insieme a tè o latte servito con miele, burro e formaggi.
La loro preparazione è davvero semplice, l'impasto sembra quello di una pasta frolla ma senza uova. Per dare la forma di piccole treccine vi basta ricavare dei rettangoli e inciderli al centro con un coltello o, anche meglio, una rotella da pizza. Prendete gli estremi del pezzetto rettangolare con le dita girandolo delicatamente su se stesso verso l'interno del foro che avete praticato. È più facile a farsi che a dirsi!
I Boortsog sono conosciuti come il biscotto nazionale mongolo, ma non li definirei molto dei biscotti, soprattutto per la consistenza quasi morbida. Non sono dolcissimi quindi potrebbero accompagnare bene anche dei salumi insieme a miele e formaggi. Poi si dice che qualsiasi cosa fritta sia buona, pure la suola delle scarpe, per cui siamo in una botte di ferro.
Buona preparazione!
Nota: la ricetta originale era in cups (tazze) perciò la conversione in grammi è venuta fuori un po' strana.
La ricetta
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Tempo di preparazione 45 minuti + riposo
Tempo di cottura 10 minuti
Dosi 20 pezzi
Ingredienti
107 gr di zucchero
58 gr di burro
254 gr di farina
125 ml di acqua
1 pizzico di sale
Olio di semi d'arachide q.b. per friggere
Procedimento
1. Sciogliere zucchero e sale nell'acqua tiepida. In una ciotola capiente aggiungere la farina, versarvi l'acqua zuccherata e il burro. Amalgamare bene con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo, formare una palla liscia. Avvolgere l'impasto in pellicola trasparente e lasciare riposare per 30 minuti
2. Trascorso il tempo di riposo stendere la pasta con il mattarello mantenendo un'altezza di 1/2 cm, ricavare dei rettangoli con un coltello e praticare un taglio al centro per la lunghezza di ogni rettangolo
3. Arrotolare più volte il lato corto di ogni rettangolo all'interno del taglio ottenendo una sorta di treccina
4. Portare a temperatura l'olio di semi e friggere le treccine, una volta ben dorate scolare su carta gialla assorbente, servire calde o temperatura ambiente
Boortsog - Mongolia
Here we are at the third layover in the journey through the flavors of the world, this time the finger pointed at Mongolia. I never imagined I'd have baked a Mongolian dessert, yet here I am. I like to explore, so I started looking for what they actually eat in this country between Russia and China. It is a cold country and mainly meat-based dishes such as mutton or beef are eaten in winter, but also dairy products including yogurt, milk, fresh creams, cheeses etc. in summer. Mongolia is no place for sophisticated cuisine, but if we move to the capital, the choice of restaurants of all kinds is certainly more varied.
As for desserts, what to say, practically do not exist. Everywhere I managed to find only one popular dessert: the Boortsog. It is the traditional sweet and fried bread, very simple, made by obtaining rectangles of dough, it closely resembles our carnival frappe both in shape and taste. The shape can vary, a simple twisted strip or a rectangle cut int he middle and knotted on itself. The Mongols offer Boortsogs to visitors as they enter the typical yurts, along with tea or milk served with honey, butter and cheese.
Their preparation is really simple, the dough looks like a shortcrust pastry but without eggs. To give the shape of small braids you just need to make rectangles and cut them in the center with a knife or, even better, a pizza wheel. Take the ends of the rectangular piece with your fingers, turning it gently on itself towards the inside of the hole you made. It's easier done than said!
Boortsogs are known as the Mongolian national biscuit, but I wouldn't call them biscuits to be honest, especially for the almost texture which is rather soft. They are not very sweet so they could also go well with cold cuts along with honey and cheeses. Then it is said that anything deep fried is good, even the soles of shoes, so we are on sure ground.
Happy baking!
Note: the original recipe was in cups so the conversion to grams came out a bit strange.
Recipe
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Preparation time 45 minutes
Baking time 10 minutes
Servings 20 pieces
Ingredients
107 gr of sugar
58 gr of butter
254 gr of all purpose flour
125 ml of water
1 pinch of salt
Peanut oil for frying q.s.
method
1. Dissolve sugar and salt in warm water. In a large bowl add the flour, then pour in the sugared water and the butter. Mix well with your hands until you get a homogeneous mixture, form a smooth ball. Wrap the dough in cling film and let it rest for 30 minutes
2. After resting, roll out the dough with a rolling pin maintaining a height of 1/2 cm, cut into rectangles with a knife and make a cut in the center for the length of each rectangle
3. Roll the short side of each rectangle inside the cut several times to obtain a sort of braid
4. Bring the seed oil to temperature and fry the braids, once golden, drain on absorbent yellow paper, serve hot or at room temperature
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